Via Giulia, la storica strada del centro di Reggio, trae origine dalla presenza di un’antica costruzione, oggi demolita che, secondo una tradizione, sarebbe stata la dimora di Giulia Maggiore, unica figlia naturale dell’imperatore Augusto, conosciuto anche col nome di Ottaviano.
Nata il 14 gennaio del 39 a.C. la sua esistenza fu segnata fin dalla nascita, quando, nello stesso giorno del parto, Augusto divorziò dalla sua seconda moglie Scribonia, madre di Giulia, e si risposò 3 mesi dopo. Giulia venne tolta alla madre naturale, fu cresciuta da Augusto e ricevette l'educazione di una ragazza romana aristocratica. Essendo la sola che potesse assicurargli una discendenza diretta, Augusto le impose dei matrimoni fin dalla giovane età con lo scopo di assicurargli anche delle alleanze politiche. I matrimoni non impedirono a Giulia di avere numerosi amanti. Questa sua condotta è testimoniata da molti scrittori antichi, tra cui Seneca.
Dopo diversi fidanzamenti e un matrimonio, rimase vedova a sedici anni. Nel 21 a. C., a diciotto anni, Giulia sposò Marco Vipsanio Agrippa, che aveva venticinque anni in più di lei: questo matrimonio diede alla luce cinque bambini, e si concluse nel momento in cui la morte colse il marito. Nel 12 a. C., si sposò con Tiberio il figlio adottivo di Augusto, essendosi lamentata del marito in una lettera destinata all’imperatore, venne arrestata per adulterio e tradimento. Fu confinata nell'isola di Pandateria (moderna Ventotene), dove venne accompagnata dalla madre Scribonia, privata da ogni forma di lusso. L'esilio di Giulia causò ad Augusto rimorso, vergogna e rancore. Ogni qual volta veniva fatto riferimento a lui e alla figlia, diceva, citando l’Iliade «Vorrei essere senza moglie, o essere morto senza figli».
Giulia trascorse a Reggio Calabria i suoi ultimi anni. La leggenda narra che ella visse nell’omonima Torre, una piccola rocca dove trascorse gli ultimi periodi del suo esilio. Essa era situata dentro la cinta muraria dell’antica Reggio, secondo degli studi, ricadeva nei pressi dell’attuale Villa Zerbi, dove oggi sorge la centrale via Giulia.
Giulia mori il 14 d.C., quando Tiberio divenne imperatore e tolse a Giulia le sue rendite, ordinando che fosse confinata in una stanza e le venisse tolta ogni compagnia. La morte potrebbe essere stata causata dalla malnutrizione, se Tiberio la volle morta come ritorsione per aver disonorato il loro matrimonio è anche possibile che Giulia si sia lasciata morire dopo aver saputo dell'assassinio del suo ultimo figlio.
Ricerca ed elaborato grafico a cura di: Doha Azekri, Martina Candido, Salma Tabit.
Fonti: Wikipedia, Strettoweb.