Le antiche fonti raccontano che la città greca venne fondata sul preesistente insediamento nel 730 a.C. da parte di coloni calcidesi provenienti dall’Eubea, la più grande isola della Grecia. Stremati e decimati dalla tremenda carestia che aveva colpito la zona, decisero di scampare al tremendo flagello e trovare riparo altrove. Gli storici greci Tucidide e Diodoro Siculo narrano che i coloni prima di intraprendere la via del mare, si erano recati a Delfi ad interrogare l’oracolo che rispondendo diede le seguenti indicazioni:
“là dove l’Apsia, il più sacro dei fiumi, si getta in mare, là punto del tuo sbarco, una femmina che sposa un maschio, là fonda la città, poiché il dio ti concede la terra Ausonia.”
Fatti i dovuti sacrifici ad Apollo e alle divinità marine, per propiziare venti favorevoli e una tranquilla navigazione, i predestinati furono scelti a sorte e, dopo aver imbarcato i viveri, puntarono le prue verso Occidente, guidati dall’ecista, capo della spedizione, Artimide.
Dopo un lungo viaggio scorsero un imponente promontorio che si protendeva sul mare. Approdarono alla foce del fiume Apsia (oggi Calopinace) nei pressi di Calamizzi. Le parole dell’Oracolo risultarono esatte, tranne per il fatto che non vi era nessuna traccia di uomini e donne.
Ed ecco che gli occhi dei calcidesi si posarono su di una vite avvinghiata ad un fico selvatico protesi in un soffocante abbraccio. Capirono subito che quello era il significato della profezia: la femmina, fertile e feconda, si congiungeva al maschio, simbolicamente uniti dove il sacro fiume si mescolava al mare. Non ebbero dubbi e lì fondarono la loro polis, battezzandola Rhegion, proprio perché era posizionata dove la terraferma si spezzava protendendosi verso l’isola di fronte quasi a toccarla. Ebbe così inizio la lunga e gloriosa storia della nostra città.
Ricerca ed elaborato grafico a cura di: Emanuele Dattilo, Paolo Francesco Romeo.
Fonti: Wikipedia, Prolocoreggiocalabria, Citynow.