Palazzo Alvaro, antisala consiliare
Scheda a cura di Laura Malavenda e Marco Stilo – 5DT a.s. 2020/2021
Siamo giunti nel piccolo androne di fronte l’ingresso della sala Consiliare dove possiamo ammirare altri due busti scultorei opera entrambi del grande artista Francesco Ierace.
Realizzati in marmo di Carrara, hanno come protagoniste due donne affascinanti:
“la Victa” e l’ “Eroica”
La Victa venne presentata per la prima volta durante una mostra torinese nel 1880, e cela un grande messaggio morale e politico perchè rappresenta la Polonia che, in seguito alle campagne di dominazione del 1800, venne divisa tra Austria, Russia e Prussia. Una bella donna con lo sguardo accigliato rivolto verso il basso che appare quasi fragile e smarrita agli occhi dell’osservatore, ma soprattutto incerta sul futuro e sulle sorti del suo popolo.
L'artista nella raffigurazione del busto femminile esprime il senso di dolore e di rifiuto del proprio destino da parte della Polonia. La Victa sarà poi d’ispirazione per la realizzazione di altri busti femminili.
Nel mosaico di sinistra è raccontato il momento in cui i Calcidesi approdano nel territorio reggino per colonizzarlo. Simbolo del lungo viaggio e della lontananza dalla loro terra madre è una nave a vele spiegate prossima ad approdare nel nuovo territorio da conquistare e scoprire. Altra icona della colonizzazione calcidese è la colonna ionica che si erge al centro della scena. Una figura maschile con una conchiglia alle labbra probabilmente evoca il dio del mare Tritone, mentre un grande sole emana idealmente quel calore tipico del clima mediterraneo.
Il mare e il sole sono gli elementi chiave anche dell'altro mosaico, che rappresenta il nostro territorio reggino. In primo piano sono raffigurati due pescespada, tipico pesce dello Stretto, e una figura maschile, che soffiando dentro una conchiglia, domina le onde del mare.
L’Eroica, anch’essa in marmo bianco di Carrara, venne esposta in pubblico per la prima volta durante una mostra calabrese del 1924. A differenza della precedente questa figura femminile trasmette sicurezza, forza e patriottismo, tutte qualità che hanno caratterizzato l'Italia nel periodo del Risorgimento. E’ questo infatti il tema che l’autore affronta: la nostra Nazione che ha saputo superare tutte le avversità grazie alle gesta dei suoi uomini eroici.
Virgilio Guzzi invece è l’autore dei due mosaici posti sopra gli accessi ai corridoi laterali che conducono agli altri ambienti del palazzo.
L'artista durante il breve soggiorno nella nostra terra, rimase affascinato dalle sue bellezze che furono d’ispirazione per la realizzazione dei due mosaici in cui fanno da protagonisti, appunto, la terra reggina e la sua storia.
Tutor: prof.sse Anna Benedetto e Annamaria Esposito
Tra le opere più recenti va menzionato il busto bronzeo realizzato nel 2011 dall'artista Rosario La Seta e dedicato a San Gaetano Catanoso di Chorio. Magistrale è la realizzazione dei particolari che fanno sembrare il busto una persona in carne e ossa che ci fissa con i suoi occhi profondi e luminosi. Raffigurato secondo l'iconografia ricorrente, il Santo regge tra le mani la corona del Rosario ed è proprio su questo particolare che si sofferma la resa realistica dell'artista. Il messaggio religioso è qui chiaro ed è ulteriormente ribadito dalla piccola conchiglia che, posta vicino al Rosario, simboleggia quella conoscenza superiore concessa solo a pochi eletti, chiamati a guidare i fedeli ad un percorso di vita verso la purificazione dell'anima.
L'imponente ingresso della sala Consiliare è incorniciato da due grandi bassorilievi in ceramica in cui sono raffigurati i personaggi rappresentativi dei differenti comuni della provincia di Reggio Calabria.
Come un nastro che si avvolge attorno ad una colonna, i nomi dei comuni si susseguono alternati ai riquadri con gli stemmi e i personaggi che hanno dato lustro con il loro contributo alla nostra provincia. È così che Palmi viene associata al compositore Francesco Cilea, Reggio al poeta greco Ibico, Gerace al letterato Tiberio Alfarano, ancora Reggio allo scienziato medico Nicolò da Reggio, Radicena (l’attuale Taurianova) al giurista viaggiatore Gianfranco Gemelli, Stilo al filosofo Tommaso Campanella, San Luca allo scrittore Corrado Alvaro, sempre Reggio allo scrittore Simone Furnari, Seminara all'economista Domenico Grimaldi, Bagnara al capitano Vincenzo Fondacaro, ancora Reggio al patriota Girolamo Arcovito.
Tra tutti questi nomi la nostra attenzione si sofferma sul riquadro in cui è raffigurato il chimico Raffaele Piria, uomo del XIX secolo da cui prende il nome il nostro istituto ma che scopriamo essere originario del comune di Scilla.