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il Monumento ai Caduti 

Tutor: prof.ssa Anna Benedetto

Scheda a cura di Domenico Rognetta e Bekim Berisaj - classe 5^BT a.s. 2021/2022

Originariamente nel suo progetto Camillo Autore concepisce quest’opera come corredo del Monumento ai caduti di tutte le guerre, che è collocato in una piazza lungo il viale Vittorio Emanuele III che si affaccia sul lungomare Falcomatà.  

La sede attuale valorizza maggiormente la Fontana poiché essa si incastona come gioiello architettonico nella striscia botanica del lungomare. 

La Fontana è una composizione marmorea composta da un‘ampia vasca semicircolare che raccoglie l’acqua di due piccole cascate laterali e da una seconda vasca più piccola concentrica alla prima che raccoglie l’acqua dagli zampilli. 

Oltre alle vasche la fontana si compone di un corpo rettangolare sormontato da un capitello ionico che, nello spazio vuoto al centro, ospita una scultura bronzea raffigurante un Tedoforo (Portatore di fiaccola). 

Parte integrante della progettazione è la pavimentazione circostante alla Fontana, un mirabile mosaico realizzato con un selciato di ciottoli bianchi e neri sistemati in modo da formare un motivo a spirali. 

Infine, sui lati della fontana si sviluppano due scalinate che superano il dislivello collegando il lungomare Falcomatà al viale Vittorio Emanuele III. 

Nel 2005 la Fontana fu restaurata; questo intervento restituì l’originaria bellezza e riconsegnò alla Via Marina un pezzo importante della storia della ricostruzione della città dopo il terremoto del 1908; la bellezza monumentale venne valorizzata da una intensa luce che scaturiva dalla vasca centrale grazie ad un impianto di lampade a tenuta stagna che emanavano verso l’alto potenti fasci di luce accompagnati da un getto d’acqua continuo. 

Attualmente la Fontana non è più funzionante e per tale motivo lo smalto della vasca è in parte corroso e richiederebbe un intervento di manutenzione. Ciò nonostante la monumentalità dell’opera e la bellezza del progetto di Camillo Autore sono sempre molto apprezzati sia da noi cittadini sia dai turisti che percorrono il lungomare.

Brevi note bibliografiche dell’artista 

Camillo Autore nasce a Palermo il 14 giugno del 1882, studia all'università di Palermo sotto la guida di Ernesto Basile, che influenza notevolmente le sue esperienze, e si laurea come architetto nel 1912. Sempre durante il 1912 viene chiamato dall’Ufficio Tecnico Provinciale di Reggio Calabria, per il quale diviene ingegnere capo per molteplici interventi di ricostruzione e risistemazione della città dopo il terribile evento sismico che l’aveva rasa al suolo. Contribuisce alla sistemazione del lungomare di Reggio Calabria e suoi sono i progetti dell'Istituto Piria, della casa dell'On. Valentino (ora distrutta), delle Scuole Rurali e delle Scuole Elementari del Rione Americano, del Palazzo dell'Amministrazione Provinciale, oggi sede della città Metropolitana, e il Liceo-Convitto Tommaso Campanella. Intraprende nel 1919 a Messina la carriera universitaria come assistente di Enrico Calandra alla cattedra di Architettura e ornato. Nel 1924 consegue la libera docenza in Architettura elementare e nel 1932 in Architettura tecnica. Nel 1931 vince il concorso per la ricostruzione della Palazzata di Messina, in collaborazione con gli ingegneri Giuseppe Samonà, Raffaele Leone e Giulio Viola. Nel 1935 risulta terzo classificato nel concorso a professore straordinario di Architettura tecnica all'Università di Pisa, venendo chiamato a ricoprire tale cattedra nell'Università di Padova. Realizza edifici pubblici e privati anche a Palermo, Cosenza, Campobasso, Pesaro e Napoli. Muore il 22 marzo 1936 a Merano.

video tratto dalla sezione "Lo sapevi che: Curiosità"

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