Palazzo Alvaro, sala del Sindaco
Scheda a cura di Noemi Gullì e Sara Minca – 5DT a.s. 2020/2021
Dopo aver ammirato la stanza rossa, proseguiamo la visita nella sede del Sindaco della Città Metropolitana. L'ambiente, di un'eleganza misurata, è arricchito dall'arredamento classico e dalle opere d'arte in esso esposte.
Allo stemma marmoreo della città si sommano alcune sculture di diversi autori locali, tra cui la Deposizione di Cristo, opera lignea raffigurante Gesù privo di vita sostenuto da due figure maschili, probabilmente degli apostoli. La scena è intrisa di pathos e trasmette un senso di profonda malinconia, il corpo di Cristo è esanime e grava col suo peso sulle due figure che sono ritratte in tensione muscolare per lo sforzo compiuto.
Il Cavallo con accanto la figura di un uomo opera di Saverio Gatto, raffigura un maniscalco corpulento, ritratto a busto scoperto e la muscolatura molto delineata, con l’espressione concentrata nell’azione che sta compiendo.
Il Ritratto di giovinetto con cappello rappresenta un ragazzo probabilmente di umili origini con indosso un copricapo e un’espressione facciale seria e impassibile.
Tra i dipinti che ornano le pareti, Donna alla finestra di Rosario Scerbo, attira l’attenzione per l’intimità del momento raffigurato.
Il dipinto ritrae una donna adagiata sul davanzale con abiti dell’epoca, che guarda nostalgicamente fuori dalla finestra in un pomeriggio di una stagione fredda. Questo dipinto è di grande fattura compositiva e luministica in quanto la candela, posizionata di fronte la ragazza, emana una luce soffusa che dà un senso di intimità a tutta la scena.
Un altro quadro dalla tematica sempre attuale e significativa è L’addio dell’emigrante di Domenico Augimeri.
Un quadro imponente per le sue dimensioni rappresenta La raccolta del fieno.
Esposto a Milano nel 1865, Ä— ascrivibile alla grande pittura di paesaggio di metà Ottocento, ad opera del conterraneo artista Giuseppe Benassai. La scena è ambientata durante uno dei primi mesi estivi, in un esteso campo di grano. Gruppi di contadini sono affaccendati a svolgere la parte finale della mietitura, infatti affiancati a carri trainati da cavalli o buoi, sono intenti alla sistemazione dei covoni sul carro. Il dipinto ha un'impostazione scenografica e animata resa attraverso grandi campiture che testimoniano il legame del pittore reggino con gli ambienti macchiaioli toscani. Il paesaggio agreste è rappresentato meticolosamente, frutto di uno studio assiduo e attento della natura. Lo scopo dell’artista è quello di trasmettere allo spettatore il senso della vita libera da ogni legame con la civiltà, e di suscitare un sentimento di tranquillità agreste e un senso di maestosa grandezza.
Striptease è un nudo femminile molto sensuale di Rosario La Seta. La donna è in posizione eretta con un fisico molto lontano rispetto ai canoni di bellezza della società moderna; le braccia, che appena coprono il seno, trasmettono un senso di vergogna e pudore nel mostrarsi senza filtri all’osservatore.
Il dipinto ha per soggetto la dolorosa condizione dei contadini calabresi e sviluppa il tema dell’emigrazione con le figure di giovani donne, ragazzi, bambini, sullo sfondo, nell’atto di abbandonare la propria terra per sfuggire alla miseria in cui vivono. In primo piano restano gli anziani, probabilmente i loro familiari, il cui volto esprime un sentimento di abbattimento e nostalgia, ma anche di rassegnazione.
I colori del dipinto sono molto cupi, come a sottolineare la triste condizione di vita.
Sulla scrivania del Sindaco una scultura bronzea di piccole dimensioni intitolata Generale e opera di Giuseppe Renda, ritrae un giovane scugnizzo napoletano con i capelli scompigliati e il viso spensierato e giocoso. Si atteggia a generale come si evince dalle numerose medaglie sul petto, ha le mani in tasca e, sul braccio destro, regge un bastone, probabilmente una varra (bastone tipico napoletano).
Quest’opera umoristica è stata replicata piu volte dall’autore.
Si completa qui l’itinerario nello storico Palazzo Alvaro, prezioso scrigno della nostra storia antica e moderna, ma anche sede del futuro del nostro territorio.
Speriamo che la visita sia stata di vostro gradimento.
Grazie per l’attenzione!
Questo quadro ricorda allo spettatore le disuguaglianze sociali del Sud e le sofferenze fisiche e morali della sua gente.
Tutor: prof.sse Anna Benedetto e Annamaria Esposito