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le opere a firma Rabarama

Tutor: prof.ssa Anna Benedetto

Scheda a cura di  Eduard Paul Ciolan – 4^BT a.s. 2020/2021

… Sono tra le maggiori attrazioni turistiche e purtroppo oggi sono anche notevolmente rovinate da chi incivilmente ci disegna sopra o vi sale calpestandole per mettersi in posa per una foto.

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Come e quando sono arrivate a noi? 

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Nell’agosto del 2007 l’artista Paola Epifani si presenta ai reggini con la mostra personale “Identità”, esponendo oltre 70 opere a Villa Zerbi e sul Lungomare di Reggio; tra quelle opere ci sono le 3 statue che il Comune decide di acquistare: da quel momento le tre sculture sono in bella mostra in Via Marina.e sembrano scrutarci silenziosamente. Ma anche noi ci interroghiamo sulla loro identità. 

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Come si chiamano e cosa rappresentano? 

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Trans-lettera è in bronzo dipinto in bianco e nero, realizzata nell’anno 2000; è la figura di un uomo o di una donna dalla postura particolare, con la testa appoggiata sul ginocchio, pensosa; la sua “pelle” è ricoperta da lettere racchiuse in quadrati. L’alfabeto è un chiaro riferimento al linguaggio, alla comunicazione.

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Labirintite è in bronzo dipinto di bianco e verde, realizzata nell’anno 2000; anche il personaggio di questa statua ha una postura particolare e sembra quasi si stia rilassando mentre si fa baciare dal sole ma con lo sguardo assorto e obliquo di chi ci osserva perplesso; il suo corpo è coperto da motivi che raffigurano appunto un labirinto, che probabilmente fa riferimento alla complessità dell’IO.

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Co-stell-azione è in alluminio dipinto di bianco e bordeaux, realizzata nello stesso anno; la figura ha una postura particolare, seduta in una posizione yoga, ed è ricoperta da una geometria di stelle. Sembra quasi che stia meditando appunto con il favore delle stelle, affidandosi al cielo ed agli astri.

 

Queste opere possono piacere o meno ma certo racchiudono significati profondi.

Arte e curiosità:

Come sono i soggetti delle sue sculture?

Non si vedono mai figure in piedi, questi corpi sono sempre privi di vestiti, ma non sono nudi. I soggetti delle sue sculture sono sempre seduti in contemplazione oppure sdraiati con lo sguardo lontano e assente; sembrano tutti immersi in un loro intimo mondo da esplorare e sono particolarissimi per  la varietà dei diversi pattern e disegni utilizzati per la decorazione. Sono corpi che parlano attraverso simboli disegnati e incisi sulla superficie. La scultrice ha inteso il corpo come l’involucro che racchiude l‘ Anima 

Qual’ è il significato del nome d'arte Rabarama?

La stessa artista spiega l’origine del suo pseudonimo artistico: raba in sanscrito significa segno, parola, tatuaggio, rama è divinità della religione indiana.

Cos’è l’arte per Rabarama?

Lei stessa afferma nelle sue interviste: l’arte deve innanzitutto riuscire a trasmettere qualcosa in chi la guarda e deve rappresentare un’emozione… lo studio e riproduzione del corpo in tutte le sue movenze e sfaccettature è senza dubbio la base del mio lavoro, che poi arricchisco con simbologie e incisioni assolutamente personali, derivanti da anni di ricerca e riflessione, trasformando il mio linguaggio in astratto.

Brevi note bibliografiche dell’artista 

Ma chi è Rabarama?

Paola Epifani, in arte Rabarama, è una pittrice e scultrice italiana di fama internazionale. Nasce a Roma nel 1969 e vive e lavora a Padova. Figlia d’arte, fin da piccola mostra un talento innato per la scultura: a 10 anni partecipa alla Mostra Internazionale per il 30º Anniversario della Nato. Completa la sua preparazione artistica iscrivendosi prima al Liceo Artistico Statale di Treviso e successivamente all’ Accademia di Belle Arti di Venezia. Diplomatasi dall’Accademia a pieni voti nel 1991, 

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prende parte fin da subito a premi nazionali e internazionali di scultura, ottenendo un ottimo successo di critica e di pubblico. L'artista fa un grande uso delle resine che ricoprono le sue sculture; inoltre, accompagna le presentazioni delle sue opere inedite con performance multimediali, set di bodypainting e musica d’avanguardia. Le sue opere sono esposte soprattutto all’estero, in particolare negli Stati Uniti, in Cina e a Parigi. Solo 3 sculture sono collocate in Italia e sono proprio quelle del Lungomare di Reggio Calabria.

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