top of page

Villa Comunale

Tutor: prof.ssa Anna Benedetto

Scheda a cura di Luca Delfino e Giorgio Moroni - classe 4^BT a.s. 2021/2022

Un po’ di storia…

La storia dei giardini pubblici di Reggio inizia a metà dell’800, quando un ente cittadino fu promotore dell‘acquisto di un terreno di circa 10.000 metri quadri, situato all’estremità sud del corso Borbonio, per attuarvi un progetto che originariamente prevedeva la realizzazione di un Orto Botanico e l’acquisto quindi di piante esotiche e di grandi vasi in argilla cotta provenienti dal napoletano. 

Il giardino fu delimitato da una recinzione in pietra locale alta 140 cm. e sormontata da una inferriata, con l’ingresso principale al centro del Corso, caratterizzato da una imponente cancellata in ferro battuto.

Il lato mare era invece delimitato da alti lecci alternati a panche in pietra e da un muro. Il viale dei lecci prospiciente il mare era il luogo più riservato del vasto giardino e per tale motivo era detto “viale degli innamorati”.

Nell’Orto Botanico vennero messe a dimora essenze di piante esotiche ma anche piante orticole, agrumi, gelsi e piante da fiore, ma il giardino non era aperto al pubblico.

Nel 1880 fu costruita all’interno una palazzina dall’aspetto importante, in stile neoclassico, per ospitare al piano terra un caffè e ai piani superiori l’osservatorio geofisico e geodinamico che vantava apparecchiature d’avanguardia; sulla terrazza era, inoltre, collocata la specola per le osservazioni astronomiche. 

L’osservatorio pubblicava periodicamente un bollettino con i dati dei rilevamenti meteorologici. A mezzogiorno dalla specola si levava un disco metallico che segnalava l’ora agli artiglieri posti sul castello aragonese, i quali azionavano il cannone per comunicare l’ora a tutta la popolazione.

Il giardino era inoltre anche luogo di manifestazioni popolari: infatti, al centro di un largo piazzale era collocato il palco dove settimanalmente si esibivano le bande cittadine, evento che raccoglieva numerosi spettatori. 

Nel 1896 il Comune rilevava la proprietà del giardino per trasformarlo in Villa Comunale grazie all’interessamento del Sindaco Demetrio Tripepi: l’orto botanico divenne così pubblico e trasformato in giardino. E proprio nel settembre 1896, durante i festeggiamenti mariani, venne inaugurato e reso fruibile alla comunità reggina.

Nel 1907 gli fu dato il nome di Giardini Pubblici Umberto I; per l’occasione venne scolpito un busto bronzeo al re, realizzato dallo scultore Concesso Barca, che fu collocato nell’aiuola davanti all’ingresso principale; all’inaugurazione partecipò il figlio Vittorio Emanuele III, successore al trono.

Passeggiando lungo i viali della Villa Comunale, oltre al busto di Umberto I, si possono ammirare altre opere poste nel tempo a testimonianza del mondo politico e culturale reggino, come i busti di eminenti personalità:  il busto bronzeo di Domenico Tripepi, quello del patriota Antonio Plutino, opera di Giuseppe Scerbo del 1872, quello in marmo del patriota e studioso Paolo Pellicano e quello di Rocco Zerbi.  

Di notevole importanza storico-artistica è anche il Portale di casa Vitrioli, in pietra di Siracusa, una delle poche strutture che ha resistito al sisma del 1908. Esso apparteneva al palazzo, di proprietà dell’insigne latinista reggino, edificio che fu gravemente danneggiato dal terremoto del 1908 e poi abbattuto. 

All’interno della Villa hanno trovato collocazione anche la Stele del Partigiano (1944) e il Monumento ai Caduti per servizio istituzionale (1992). 

Luoghi particolarmente gradevoli per il passeggio e la sosta sono anche il Viale delle Colonne, così detto per la presenza dei resti di colonne romane, ed il Laghetto dei Cigni.

Lo sapevi che….

L'area rappresenta tutt’oggi uno dei polmoni verdi più importanti della città, il più ricco di vegetazione varia e pregiata. Dal 2012, grazie all’accordo tra il Comune di Reggio Calabria, Arpacal e il Dipartimento di Agraria, è stato definito il progetto “Villa Comunale Umberto I° – Giardino della Biodiversità” che ha attivato la sistemazione e la pulizia dei vialetti e la sistemazione di pannelli descrittivi delle specie più rappresentative della ricca vegetazione presente.

Tra le molte specie di piante rare, pregevoli esempi di flora tropicale ed equatoriale, sono presenti:

  • la Dracaena draco (o Tronchetto della felicità), con un bell'esemplare di circa 4 m; emette una sostanza resinosa utilizzata anche come tintura per i violini;

  • la Nolina recurvata (o Yucca elephantipes) le cui radici hanno la forma del piede dell'elefante;

  • la Chorisia insignis, nota come albero antiscimmia, pianta originaria del Perù i cui fiori sono variopinti di rosso, bianco e giallo e che ha un vistoso rigonfiamento del tronco, ricoperto da aculei, dove conserva una scorta d'acqua per i periodi di siccità; 

  • la Cycas revoluta, considerato un "fossile vivente" il cui genotipo potrebbe contenere informazioni sull'ambiente biologico di quasi 200 milioni di anni fa;

  • la Araucaria excelsa, che si trova al centro della villa con uno splendido esemplare alto circa 25 che si è diramato in due teste dopo la decapitazione subita a causa del bombardamento del 1943;

  • la Howea forsteriana (o Kentia), di cui un esemplare alto circa 12 m si trova nei pressi del Corso;

  • lo Schinus molle (o Falso Pepe), di cui un esemplare è alto circa 5 m e i cui frutti hanno l'odore del pepe nero;

  • magnolie di circa 6 m, vicino al laghetto, i cui fiori emanano un  intenso profumo;

  • l'Acanthus mollis, vicino al laghetto, è l’arbusto le cui foglie sono a modello di quelle scolpite nei capitelli corinzi;

  • l'Albero della canfora, che raggiunge 10 m d'altezza ed è originario della Cina e del Giappone, emette un olio che, distillato, ha proprio l'odore della canfora.

Fonti di ricerca 

https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_comunale_Umberto_I

https://www.ascenzairiggiu.com/la-villa-comunale-di-reggio-calabria/

https://luoghi.italianbotanicalheritage.com/parco-botanico-di-villa-comunale-umberto-ia-di-reggio-calabria/

Giuseppe Cantarella- Reggio Calabria-strade e piazze–toponomastica e turismo cittadino – CITTA’ DEL SOLE Edizioni 2017

bottom of page