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Cattolica dei Greci
(o chiesa di Santa Maria Annunziata)

Scheda a cura di Doha Azekri, Martina Candido, Salma Tabit – 4^AT a.s. 2021/2022

S. Maria della Cattolica dei Greci, antica denominazione della chiesa che tutti i reggini chiamano più comunemente “La Cattolica", nasce come chiesa protopapale di rito greco, ubicata prima del terremoto del 1783 nell'area compresa tra il teatro comunale e Palazzo Musitano; dal 1876 occupa l'attuale sito in via Aschenez ad angolo con la via Giudecca.

All'interno

  • La navata centrale, illuminata da finestre con vetrate artistiche, è divisa da quelle laterali da tre arcate a tutto sesto con zoccolatura e paraste rivestite di marmo policromo su entrambi i lati, decorate con stucchi ottocenteschi che aprono ad altrettante cappelle con altari in marmo.  

  • Il presbiterio, sopraelevato rispetto all'aula, si caratterizza sulle pareti laterali per due aperture con porte in ferro battuto che portano ad un vano sulla destra e alla sacrestia sul lato opposto. Al centro vi sono la mensa e l'altare maggiore rivestiti con tarsie marmoree del XIX sec. Sulla parete absidale tre dipinti: Madonna Assunta in Cielo al centro, Gesù deposto dalla croce e la Natività ai lati. Sul lato destro vi è il fonte battesimale con parete rivestita in mosaici che raffigurano scene disegnate del pittore Nunzio Bava.

  • Le cappelle di destra sono: la prima dedicata a S. Antonio da Padova, con altare in marmo di Carrara con i simboli dei quattro evangelisti a rilievo e sopra il quadro raffigurante il Santo, opera del 1959 del pittore reggino Michele Prestipino; la seconda, ricca di stucchi, ospita una statua di S. Pio del XX sec.; la terza del Crocifisso rialzato ha un altare in marmo di Carrara con sopra Madonna Addolorata.

  • Le cappelle di sinistra, procedendo dall’ingresso verso il presbiterio, sono dedicate la prima a S. Rita, con statua delle Santa in legno scolpito e dipinto del XX sec., la seconda al Sacro Cuore di Gesù, con statua in legno scolpito e dipinto e con altare in marmi policromi del 1895, e la terza con confessionale in legno scolpito del XIX sec.

  • All'ingresso vi sono due acquasantiere in marmo policromo con elementi del XIX secolo ed in alto una cantoria con l'organo di Mascione.

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I prospetti presentano motivi classici. Il prospetto principale della Cattolica si affaccia sulla via Aschenez; uno dei due prospetti laterali è possibile vederlo dalla via Giudecca, mentre l’abside è coperto da un edificio che si armonizza con l’architettura della chiesa ed è l'abitazione del parroco. 

La facciata principale si caratterizza per una base rivestita in pietra di Siracusa e su essa poggiano quattro maestose colonne con un capitello in stile corinzio; negli spazi tra colonna e colonna sono ubicate due nicchie sovrastate da bassorilievi raffiguranti paramenti e vari simboli liturgici; al centro il portale d’ingresso ha un timpano triangolare sorretto da fregi palmati, con l’iscrizione in greco  “ΚΑΘΟΛΙΚΗ ΕΚΚΛΗΣΙΑ ΤΗΣ ΑΓΙΑΣ ΠΑΡΘΕΝΟΥ ΘΕΟΤΟΚΟΥ” (Chiesa cattolica della santa vergine Madre di Dio); la trabeazione, infine, regge un grande timpano triangolare con sopra due torri campanarie a base quadrata.

Il prospetto laterale in via Giudecca presenta tre finestre con archi a tutto sesto ed una di dimensioni maggiori inserita in una delle due torri campanarie.

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All’interno: la chiesa custodisce parte dell’antico e splendido pavimento a mosaico, nel quale alcune tessere, così come anche le colonne mancanti, sono state integrate con l’inserimento di pezzi molto simili, provenienti dalla basilica normanna di Santa Maria di Terreti, andata completamente distrutta. L’altare è in stile barocco con marmi policromi, due colonne sormontate da un architrave racchiudono il quadro dell’Annunciazione; nell’abside della navata sinistra è collocato l’organo, in quella di destra un grande crocifisso in legno; alle pareti sono appesi vari stemmi in pietra di antiche famiglie nobili reggine; la Via Crucis è formata da piccole sculture in bronzo.

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Il portale della Cattolica, in bronzo con effetto anticato, è opera dello scultore Giuseppe Niglia ed è istoriato in tutte le sue parti con grande ricchezza di scene e personaggi.  Esso è stato posto nel 1986 in sostituzione di un antico portone in legno.

  • Gli otto pannelli del portale, divisi per scena e per zone, sono tutti collegati tra di loro in una narrazione evangelica continua. Le formelle rappresentano scene del Nuovo Testamento, ispirate al Vangelo di Luca per quanto riguarda la nascita di Gesù e gli avvenimenti che la precedono, ed al Vangelo di Giovanni per le scene riguardanti la Passione del Cristo. 

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Tutor: prof.ssa Anna Benedetto

ln origine la Cattolica era l'antica Cattedrale di rito greco, introdotto nella Calabria meridionale attorno alla metà del secolo VI quando entrò a far parte dell'Impero d'Oriente, fino a quando vi fu la conquista normanna (1061) e fu fondata un'altra Cattedrale di rito latino.

L’antica Cattolica fu distrutta a causa del terremoto del 1783 e ricostruita secondo il piano regolatore dell’ing. Mori laddove è attualmente ubicata.  

Il terremoto del 1908 non creò gravi danni alle strutture e così fu restaurata e riaperta al culto il 25 marzo 1957, come riportato in una iscrizione in latino su una lapide di marmo collocata sul lato destro dell'ingresso.

  • Di particolare intensità per il vorticoso intreccio di gesti e di sguardi è la scena riportata nella quarta formella: Maria, con in braccio il piccolo Gesù, e Giuseppe sono fuga verso l’Egitto dopo l’apparizione dell’angelo che preannunciava la volontà di Erode di uccidere il bambino; Betlemme è lontana, rappresentata a sinistra con semplici volumi geometrici, mentre a destra è presente una palma; Maria volge gli occhi al cielo come a voler chiedere aiuto a Dio, mentre l’angelo dall’alto guarda la scena come a voler dare protezione alla sacra famiglia durante il viaggio.

  • La scena successiva è importante per la storia della Chiesa: Gesù, a 12 anni, diviene cosciente di essere Figlio di Dio, oltre-passando la sua famiglia umana. â€‹

  • Tutte le formelle sono collegate da una croce, posta tra le due ante con raffigurazioni che rimandano al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo. In alto Dio, con sembianze umane, osserva e benedice i fedeli, attorniato ai lati da angeli; più in basso una corona di spine è posta a simbolo della Passione del Cristo, mentre alla base si profila l'albero e la terra con il serpente e il teschio secondo la tradizione iconografica gotica e rinascimentale. Nella cornice le statue dei Santi Pietro, Paolo, Leone, Cipriano, Elia, Fantino si profilano alternate a edicole vuote.

Fonti di ricerca

http://www.ascenzairiggiu.com/chiese-reggine-la-cattolica-dei-greci/

https://it.wikipedia.org/wiki/Cattolica_dei_Greci

https://turismo.reggiocal.it/cultura/le-chiese-e-i-monasteri/cattolica-dei-greci

M.R. Fascì (a cura di) - Chiesa di S. Maria della Cattolica dei Greci in Reggio città d'arte.

La porta della Cattolica dei Greci di Giuseppe Niglia – Laruffa Ed.

Breve biografia di Giuseppe Niglia 

Nato a Polistena nel 1934, Giuseppe Niglia ha compiuto gli studi a Napoli e a Roma presso l'Accademia di belle Arti e nella scuola di scultura di Michele Guerrisi. Opere dello scultore sono in varie città italiane in collezioni private italiane ed estere. Alcune di queste: la scultura in bronzo Nascita di Reggio sul lungomare di Reggio Calabria; a Vibo Valentia un portale in granito ricco di decorazioni che narrano le vicende storiche della città; nel Duomo di Gioia Tauro dodici vetrate policrome; a Polistena Monumento all'emigrante in piazzale della Pace.

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