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piazza Duomo

Tutor: prof.ssa Anna Benedetto

Scheda a cura di Petronela Alice Danu e Giada Erika Geria - classe 4^BT a.s. 2021/2022

….La piazza della ricostruzione dopo il 1908

Prima del terremoto del 1908 la piazza sorge alcuni metri più a nord rispetto a quella attuale ed è orientata ortogonalmente rispetto i punti cardinali. Sia pure il terribile sisma non danneggia particolarmente il vecchio Duomo, questo viene comunque abbattuto recuperando tutte le decorazioni artistiche originali. 

Con il Piano Regolatore del 1911 redatto dall’ingegnere Pietro De Nava, la piazza viene realizzata con l’attuale assetto, con l’asse ruotato rispetto al precedente, rendendolo perpendicolare rispetto all’asse del Corso. 

L’esecuzione dell’edificio sacro (tra il 1917 e il 1928) è affidata a Padre C. Angelini, la struttura sacra riprende motivi neo-romanici. 

L’antistante piazza, tangente al Corso, viene definita lateralmente da due strade perpendicolari ad esso sulle quali affacciano due edifici speculari in stile Liberty; il disegno è affidato all’ Ing. De Nava, che realizza sui due fronti laterali portici destinati ad esercizi pubblici. 

La piazza diventa così un luogo urbano preposto alla vita religiosa della città, circondato da mirabili quinte architettoniche.

Il progetto per la riconquista di un sagrato

La Piazza nel tempo ha però perso il suo valore sacro, divenendo per tanti anni area di transito e di parcheggio. Qualche anno fa il Comune ha indetto un concorso di progettazione finalizzato ad ottenere una serie di proposte progettuali relative alla riqualificazione della piazza ed alla restituzione della stessa all’originaria vocazione. Il progetto realizzato ha ridato sacralità all’area riorganizzando il traffico veicolare, eliminando i parcheggi, ripavimentando l’area, riorganizzando il verde urbano e l’illuminazione e restituendo finalmente un sagrato al Duomo. 

Piazza Duomo è oggi anche un gradevole luogo di sosta, con i sedili intorno alle alberature ed i locali di ristoro sotto i portici; questo spazio invita a soffermarsi per godere appieno della bella vista dell’imponente facciata della Cattedrale. 

La pavimentazione si presenta omogenea in pietra chiara con alcuni ricorsi in pietra lavica; particolari sono le sedute che, di forma circolare, cingono gli alberi e fungono anche da aiuole oltre che da porta bici; ai due estremi della piazza sul lato del Corso sono stati installati due padiglioni gemelli in acciaio e vetro adibiti ad edicole.

Brevi note storiche

Già dal XVI secolo la piazza antistante il Duomo è denominata Tocco Grande poiché all’epoca è consuetudine amministrativa di dividere la città in due Tocchi. Nelle due principali piazze vengono eletti i tre sindaci della città. Al Tocco Piccolo (oggi Piazza Vittorio Emanuele II conosciuta come Piazza Italia) si elegge il rappresentante di estrazione nobiliare, al Tocco Grande vengono eletti gli altri due che sono il rappresentante del popolo e degli artigiani.

A Reggio comunque non esiste la cultura per definire la piazza fino alla fine del Settecento, dopo il tragico evento del terremoto del 1783. Fino ad allora esistevano “piani” ossia zone sgombre da edifici entro il tessuto urbano, luoghi sicuri in caso di terremoti per radunare la popolazione, per l’elezione del sindaco o per il mercato. Con il terremoto del 1783 e il nuovo piano regolatore dell’Ing. G.B. Mori, Reggio diventa una città moderna e razionale con strade regolari che si intersecano ad angolo retto e con piazze che si definiscono attraverso gli edifici che sorgono intorno ad esse. 

Così il “Piano della Chiesa Madre” diventa “Piazza della Cattedrale” con funzione di culto, a contatto con l’asse dello Stradone, poi Corso Garibaldi, con i lati regolarizzati attraverso edifici del clero e di privati.

Nel corso dell’Ottocento la piazza della Cattedrale subisce delle modifiche dovute alle strutture edilizie nascenti ma mantiene la caratteristica di sagrato della Cattedrale, luogo di riunione dove la popolazione si raduna durante le celebrazioni. 

Tra le battaglie che l’esercito garibaldino conduce alla conquista del Regno delle due Sicilie il 21 agosto 1860, proprio in piazza del Duomo, si scontrano l’esercito Meridionale e le forze borboniche. Una vittoria schiacciante dell’esercito Meridionale porta all’occupazione dell’intera città di Reggio da parte di Garibaldi e dei suoi uomini.

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